Alla fine del 2013 il professore responsabile della Collezione di Neanderthal in Croazia, ha dato una nuova occhiata ad alcuni artigli d’aquila trovati tra gli oggetti. Notò numerosi segni di taglio sugli artigli e si rese conto che dovevano essere stati usati come gioielli. Un team internazionale aveva confermato la teoria del professor Radovcic cambiando la nostra percezione dei Neanderthal. Inoltre, indica che la necessità di ornamenti è anteriore agli uomini moderni, poiché i pezzi sono stati datati 135.000 anni.

Egitto

Nell’antico Egitto i gioielli furono realizzati per la prima volta da 3000 a 5000 anni fa. Gli egiziani adoravano la lucentezza, la rarità e la lavorabilità dell’oro. Avevano accumulato oro in abbondanza dai deserti dell’Africa e in seguito ne avevano acquisito altro come tributo dai regni catturati. In Egitto, i gioielli presto simboleggiarono il potere. La classe benestante lo indossò non solo durante la vita ma anche dopo la morte e furono sepolti con loro.


La tradizione portata avanti dagli orafi d’Egitto è stata responsabile della maschera funeraria di Tutankhamon, del busto di Nefertiti, della pietra di copertura dorata della Piramide di Giza e di molte altre meraviglie. niente di tutto questo sarebbe stato possibile se non fosse stato per le prime creazioni di collane e bende circa 5.000 anni fa.

Mesopotamia

In Mesopotamia, i gioielli erano realizzati in metallo intarsiato con pietre dai colori vivaci come agata, lapislazzuli, corniola e diaspro. Le loro forme preferite erano foglie, spirali, coni e grappoli d’uva. Furono creati sia per adornare uomini che statue.

I pezzi più antichi provengono dal cimitero reale di Ur. I registri Mari ci danno un’idea di alcuni pezzi che non sono stati recuperati, ad esempio una collana di lapislazzuli con 28 dei quali tondi e 29 scanalati.

Grecia e Roma antica

In Grecia la maggior parte dei gioielli era realizzata in oro, argento, avorio, gemme, bronzo e argilla. Successivamente hanno adottato i disegni asiatici in seguito alle conquiste di Alessandro. Inizialmente influenzato dai disegni europei, l’avvento della dominazione romana in Grecia, nel 27 a.C., portò cambiamenti significativi.

L’ornamento più comune dell’antica Roma era la spilla, usata per fissare insieme i loro abiti fluenti.Usarono oro, bronzo, osso, perle di vetro e perle, zaffiri dallo Sri Lanka e diamanti dall’India.

Gli italiani in precedenza creavano fermagli, collane, orecchini e braccialetti in oro grezzo. Sono stati realizzati anche grandi ciondoli per conservare i profumi. L’impero bizantino ha continuato la tradizione romana anche se i simboli religiosi sono diventati predominanti. Il popolo bizantino preferiva ornamenti in oro chiaro riccamente intarsiati con gemme. I gioielli erano principalmente indossati da donne ricche mentre gli uomini si limitavano a un anello con sigillo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *